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Trasformatori recuperati

Discussioni di carattere generale sugli amplificatori valvolari...
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dany92
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Trasformatori recuperati

Messaggio da dany92 » 08/11/2020, 10:13

Buongiorno a tutti gli amici diyers!
Da un pò di tempo mi frulla in testa l'idea di iniziare a costruire un ampli valvolare, qualcosa di molto basico giusto per iniziare a sperimentare con le valvole. Ho sempre costruito stompbox ed effetti vari per quanto riguarda l'elettronica applicata alla musica, ma non ho mai lavorato con valvole ed affini. Il mondo dei tubi termoionici mi affascina da sempre, ma per un motivo o per un altro non sono mai riuscito a costruire nulla.

Volevo iniziare con un kit in modo tale da avere già tutti i componenti pronti e non dover impazzire con mille ordini diversi, ma poi ho constatato che sono diventati rari da trovare...mi riferisco a dei kit fatti bene e che, chiaramente, non costino un capitale.
Essendo un primo approccio alle valvole, volevo stare su cifre più basse rispetto a quello che ho trovato in giro.
Ovviamente un single ended per non andare troppo oltre con la complessità circuitale e costruttiva.
La cosa più costosa (oltre allo chassis e alla struttura) ho notato che è tutto ciò che riguarda i trasformatori.

Parlando con alcuni colleghi, sono riuscito a recuperare due trasformatori d'uscita di questo tipo:

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Appartenavano ad una vecchia radio di cui l'origine non è nota...non so nemmeno se funzionano non avendoli testati.
Essendo marcato come "el3", presumo che l'impedenza dello stesso sia di 7Kohm al primario, mentre di 5ohm al secondario.
Secondo voi, potrei ricavarci qualcosa?

Ho trovato, inoltre, anche un trasformatore di questo tipo:

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Anche lui credete che possa essere recuperato?
Grazie anticipatamente!

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luix
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Re: Trasformatori recuperati

Messaggio da luix » 08/11/2020, 10:48

Assolutamente si!

La prima cosa da procurarsi è tre o quattro portafusibili ed una serie di fusibili che vanno da 0.2A a 6A, che ne so 0.2A, 0.5A, 1A, 1.5A, 2A, 3A, 4A, 6A, ora non ricordo i valori standard.

La seconda cosa da procurarsi è una presa femmina tripolare 220V, magari con fusibile incorporato.

Poi, il trafo di uscita puoi provarlo in modo semplice, applichi un carico al secondario da 4ohm e 5W, applichi sul primario una tensione alternata da, per esempio, 12V visto che è facilmente recuperabile, vedi con un multimetro cosa tira fuori sulla resistenza, calcoli il rapporto di trasformazione K = Vprim/Vsec e da li risali all'impedenza del primario, Zpri = Zsec*K2.
NOTA: per capire quale è il primario basta misurarlo con il multimetro, la resistenza è dai 20 ai 100 ohm, mentre sul secondario leggerai un corto.

Per sicurezza puoi anche fare una prova per vedere se il primario fosse in corto con il secondario.

Sicuramente sarà qualcosa come 8k quindi ci puoi montare sia le EL84 che le 6V6 o anche le ECL82 che sono un pentodo/triodo che ti consiglio.

Per il trafo di alimentazione che posti non ti so dire nulla, dovresti vedere quali tensioni tira fuori.
Al limite te lo puoi far costruire però non credo che riuscirai a scendere sotto i 40 euro perchè il materiale in se non costa molto, è la manodopera che pesa e fare un trafo da 100W non è molto più oneroso che farne uno da 20W.

Comunque se riesci a procurarti un trasformatore che tiri fuori sui 220V più 6.3V per i filamenti sei a cavallo e puoi realizzare un mini ampli da 5W per suonare a casa e sfiziarti un po nella costruzione.

Se cerchi sul forum ci dovrebbe essere un post su un ampli da 5W che feci svariati anni fà.

PS non rettificare mai la 230V di casa!!!

PPS: le tensioni alternate si intendono RMS, cioè i 230V di cui si parla in realtà rappresentano una sinusoide che ha valore di picco Vp = 230V*1.41 = 324V

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Kagliostro
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Re: Trasformatori recuperati

Messaggio da Kagliostro » 08/11/2020, 17:19

Il trasformatore di alimentazione, se leggo correttamente, ha sul secondario tensioni dell'ordine di 450V

decisamente troppi per un uso "normale" in un amplino SE in bassa frequenza

se raddrizzi con diodi allo stato solido e livelli una tensione di 450V AC ottieni circa 650V DC che sono tanti, un po' di meno se la rettifica la fai con una valvola, ma sempre una tensione "troppo" elevata

per un amplino adeguato a quel trasformatore di uscita, a seconda della valvola usata, ti serve una tensione AC di circa 180 - 230 Volt

che una volta raddrizzati (con diodi) e livellati ti portano ad avere una tensione DC di circa 250 - 320 Volt

Se non riesci a recuperare altro potresti usare un trasformatore bassa tensione in abbinata con un moltiplicatore ma dovrebbe essere un trasformatore con una corrente disponibile abbastanza elevata, adeguata al livello di moltiplicazione usato e poi un trasformatore separato per i filamenti (.... complicato), in alternativa potresti usare due trasformatori 230V/6V collegando i due avvolgimenti da 6V assieme in modo da usare un primario 230V collegato alla linea, l'altro primario 230V lo useresti come secondario alta tensione (otterresti poi circa 310V DC) e la tensione per i filamenti la preleveresti dall'avvolgimento a 6V

Nota che per poter funzionare bene questo accrocchio deve essere realizzato con trasformatori esuberanti in quanto a corrente disponibile al secondario, direi almeno il 150% rispetto la corrente necessaria per alimentare i filamenti di tutte le valvole dell'ampli

--

Per un amplino SE una base di partenza discreta può essere acquistare a poco prezzo una vecchia radio a valvole o registratore o giradischi, facendo però attenzione che l'apparecchio disponga di un vero trasformatore di alimentazione e non di un autotrasformatore (cosa che in passato succedeva non di rado), un autotrasformatore NON ti isola galvanicamente dalla rete di distribuzione e quindi è MOLTO pericoloso da usare per realizzare un amplino da chitarra

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dany92
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Re: Trasformatori recuperati

Messaggio da dany92 » 09/11/2020, 12:06

Grazie mille ad entrambi per le informazioni!
Quel TA, per il momento, lo metto in cantina...con quelle tensioni non ne vedo un utilizzo pratico, anche se mi piacerebbe capire da dove arriva :face_green:

A breve vedrò di fare le misure sul TU (in realtà ne ho due identici) in modo tale da capire cos'ho tra le mani...e le riporterò in questa discussione.
Mi pare quindi di aver capito una cosa fondamentale, inerente al discorso dei TU recuperati. Bisogna conoscere l'impedenza al primario, in modo tale da farla "coincidere" (più o meno) con la resistenza di carico della valvola utilizzata come finale. Fin qui è corretto?
Tenendo conto che questo TU, sulla carta, ha un'impedenza al primario di 7Kohm, e che una el84 ha una resistenza di carico di 4,5Kohm, non si verificherrebbe un disadattamento d'impedenze? Inoltre, questo TU, riporta 5ohm come impedenza d'uscita per il carico (cassa)...è un valore un pò fuori dal comune, non trovate? Io ho sempre avuto a che fare con impedenze da 4ohm, 8 ohm, 16 ohm.

@luix: ho provato a cercare tutta notte sul forum, ma non sono riuscito a recuperare il tuo ampli da 5w...riusciresti a linkarmelo in qualche modo :muro:
@Kagliostro: posso chiederti uno schema del collegamento dei due TA per i 6.3 V? Non riesco a stamparlo in mente :face_green:

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luix
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Re: Trasformatori recuperati

Messaggio da luix » 09/11/2020, 12:52

La teoria dice che per il massimo strasferimento di potenza le due impedenze devono essere uguali, la realtà è che le valvole non hanno una impedenza costante per cui i data sheet ti danno un carico ottimale che per le EL84 è di 8k.

Effettivamente non lo tovo manco io... non so, ti allego un documentino con schema qui:
4W ecl86.pdf
(441.21 KiB) Scaricato 512 volte
E' una roba vecchissima, ci sono dei riferimenti che di sicuro non funzionano.

Inoltre il tonestack non è corretto metterlo li perchè essendo nel loop di controreazione potrebbe oscillare, il mio non oscillava ma è altamente probabile che con componenti diversi l'ampli oscilli.
Quindi, in pratica, rimuovi l'IRF820, rimuovi il controllo toni, lascia soltanto il potenziometro del volume.

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Re: Trasformatori recuperati

Messaggio da Red Max » 10/11/2020, 1:05

Ti linko una soluzione interessante anche se di un altro sito
necessita due piccoli trasformatori di alimentazione: 230 - 12 e 12 - 230, in modo da avere sia l'anodica isolata che la tensione per il riscaldamento
http://www.tnt-audio.com/clinica/ta/pcl86.html

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Re: Trasformatori recuperati

Messaggio da Kagliostro » 10/11/2020, 1:13

Niente di complicato, il collegamento è molto semplice (penalizzato però da un maggior ingombro)



Ti ricordo che i trasformatori da usare, per ottenere il risultato voluto, devono essere surdimensionati (io considererei almeno un 150%) rispetto la corrente necessaria per alimentare i filamenti

Se vuoi ottenere un'anodica più bassa potresti, ad esempio, usare come trasformatore da collegare alla linea un 230V/6V e come secondo trasformatore un 230V/9V in questo modo otterresti un'anodica (una volta raddrizzato e livellato) di circa 210V

Evita di fare il contrario nel tentativo di avere un'anodica più alta, collegare un trasformatore 230V/9V alla linea ed a quello un 230V/6V, andando ad alimentare l'avvolgimento da sei volt con la tensione di nove volt, sembra una buona idea, in realtà il core del secondo trasformatore andrà quasi sicuramente in saturazione e scalderà, quindi meglio non cercare di percorrere questa strada

EDIT: Luix mi ha preceduto nel risponderti

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