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Re:Progetto provavalvole digitale

Tutto ciò che riguarda l'elettronica digitale, dalla porta not al protocollo midi... e oltre!
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luix
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 09/04/2010, 13:58

Aspetta mo che è sto bootloader?
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davidefender
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da davidefender » 09/04/2010, 14:30

http://arduino.cc/en/Hacking/Bootloader ... Bootloader

tranquillo, è preinstallato quando compri l'arduino!  :face_green: e con le nuovi versioni del software puoi addirittura utilizzare la tua board arduino per programmare un secondo chip!
Alla fine del tuo lavoro se vuoi il bootloader lo puoi proprio eliminare, ma è fondamentale per far si che il chip sia programmabile attraverso USB in un attimo e con semplicità estrema!  :face_green:
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 09/04/2010, 16:06

Ooooooooookkey!  :Gra_1:
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 14/04/2010, 9:00

Mi sto informando.... per il momento tra le varie cose ho trovato un regolatore smps da 0 a 600V http://www.zen22142.zen.co.uk/Circuits/Power/oafc.htm

In pratica si deve variare la frequenza di uscita più che una regolazione pwm, con la pwm si può fare un aggiustamento "fine"....
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da davidefender » 14/04/2010, 10:47

Ciao!

ho dato un'occhiata al progetto che hai linkato.. direi che praticamente siamo quasi a cavallo!  :fonz: Era praticamente la cosa che più ci "disturbava". Ti chiedo però una cosa, la resistenza su FB dovrebbe andare ad incidere sull'operazionale che crea la PWM.. giusto? quindi dovrebbe essere quello che ti regola l'uscita da 0 a 600V. Ora se non ho capito male La tensione alla qual è sottoposta quella resistenza è 5 volt, giusto? (sul datasheet nella sezione PWM le conditions sono riportate con FB=5V) perchè se così fosse possiamo usare subito subito un pot digitale controllato con estrema precisione dal microcontrollore!  :duec:

che mi dici?  :face_green:
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 14/04/2010, 11:31

Credo di si, devo ancora leggere bene il data sheet, comunque usando un mosfet più prestante e abbassando la Rsense si riesce ad aumentare la corrente di uscita quindi direi che ci siamo...

In pratica sarebbe da scrivere un ciclo di confronto dove si dice al processore:

leggi la tensione V+ (opportunamente scalata)
confrontala con quella data Vd
se V+>Vd aumenta di uno step il potenziometro
se V+<Vd diminuisci di uno step il potenziometro
torna al confronto

........ devo comprare sta scheda arduino!!! senti ma per le applicazioni usb va bene quello che sto per iniziare a leggere http://it.emcelettronica.com/come-crear ... -pic18f-14 qui parla del pic ma si può adattare anche all'arduino??

Un mio amico ha sviluppato il software per il pc tramite un programma chiamato CVI, lo conosci?
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da Criugo » 14/04/2010, 12:21

Aggiungo un suggerimento al riguardo della tensione anodica che deve essere molto ma molto stabile.
Un salutone da Criugo.

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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 14/04/2010, 13:16

Davide mi dici che potenziometri digitali hai intenzione di usare?
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da davidefender » 14/04/2010, 17:40

Hola!

allora, una cosa per volta:

1 - Software per USB: mmm non ho ben chiaro a cosa tu ti riferisca... cioè nel senso, ce l'ho ben chiaro, ma dubito che ti serva! La cosa è molto più semplice.. quando COMPRI l'Arduino (dunque, forse ti conviene per prima cosa comprarlo  :arf2:) ti scarichi il software.. sulla board Arduino è presente un chip FTDI che serve per eseguire la conversione USB -> Seriale e viceversa... dovrai installare i driver sul computer di questo chip, una volta fatto questo il tuo computer riconoscerà il dispositivo (quando connesso) come una porta seriale (solitamente con ID COM4) e quindi potrai inviare e ricevere messaggi come se usassi la classica RS232.
Se ho ben capito quello che vorresti fare tu è sviluppare da capo il codice sul uC e driver per il PC in maniera da non usare i chip FTDI e usare una soluzione proprietaria... insomma.. ila mia domanda è banale... perchè tutto questo?  :face_green:

2 - Per rispondere a Criugo, seguendo il tuo consiglio proporrei (e se ho ben capito è quello che dice Luix) un sistema reazionato: ovvero permetti al uC di controllare la tensione anodica oltre che regolarla, così potrà intervenire finché il valore non raggiunge quello cercato.

3 - Per i pot avevo in mente questi: http://www.futurlec.com/SFMicrochip/MCP42010.shtml li ho gia usati e sono ottimi e sopratutto permettono di impostare direttamente il valore che vuoi (mentre altri modelli, che per esempio si trovano in Italia, permettono solo di aumentare o decrementare di 1).

Piccola nota sui pot... allora seguitemi nel ragionamento: dobbiamo far variare la tensione da 0..600V con passo di quanto? diciamo un 1V?... questo purtroppo non è possibile, infatti richiederebbe un pot digitale a 600bit, questo che ti propongo è da 256, quindi vuol dire che puoi suddividere un intervallo 0..600V in step da 2,34V circa. Ora, questo potrebbe anche essere più che soddisfacente, ma se si devono usare delle grane più fini, allora dovremmo buttarci su pot a 1024.. ne ho solo visti alcuni della AnalogDevice tipo AD5293.. ma purtroppo non so dove rintracciarli!

Senza contare che si potrebbe ragionare anche al contrario... devi misurare  la corrente a fronte di una tensione di alimentazione di 0..600V, ora, fissato un valore di alimentazione, tu puoi misurarti di nuovo l'alimentazione e la corrente e hai trovato dei dati più che soddisfacenti.. mi spiego meglio con un esempio:

SetAnodica(50V)
a = readAnodica()
c = readCurrent()

send(a,c)

ora, è vero che si voleva trovare la corrente per 50 V, ma se invece di 50V fossero 51,7V cosa importa?  :face_green: il disegno della curva sarebbe comunque correttissimo, le misure non vengono prese sulla decina spaccata ma non ci interessa minimamete! (senza contare che con una suddivisione di 2,34V ci sono abbastanza campioni per interpolare i risultati e "calcolarti" i valori nei punti intermedi.. magari leggi 48,3V e 51,7V e con una semplice interpolazione lineare, se proprio vuoi sapere la corrente a 50V, ti trovi in 4 e 4 8 il valore!  :fonz:

spero di essere stato chiaro..  :surpr: mi rendo conto di parlare molto e organizzare poco le idee !
:ciao:
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 14/04/2010, 20:47

Va bene va bene!!! mo mel'accatto  :arf2:

Io volevo fare un qualcosa che sia indipendente dalla board arduino ecco perchè ho tirato in ballo il cvi per scrivere il software su pc con cui comunicare col controllore.... insomma alla laurea vorrei portare un sistema fatto da me! lo so che è difficile ma prima di ripiegare su altro ci voglio provare!

Per gli step a 2.34V vanno più che bene anche perchè con quel tipo di alimentazione non è possibile avere un ripple tanto contenuto, diciamo che forse sarà intorno a mezzo volt, questo non è un problema in quanto le curve non hanno variazioni repentine...
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da davidefender » 14/04/2010, 21:45

Piccola nota,

il chip FTDI NON è ARDUINO, arduino praticamente è la board e il bootloader, il chip può tranquillamente essere acquistato a parte ad esempio:

http://www.sparkfun.com/commerce/produc ... ts_id=8772

o se te la cavi con saldature SMD, abbatti i costi! http://www.futurlec.com/Others/FT232BL.shtml

poi se la questione è che vuoi farlo proprio per imparare la metodologia allora il discorso cambia!  :face_green: anzi.. fallo e poi posti i codici!  :fonz:
:ciao:
Ultima modifica di davidefender il 14/04/2010, 21:47, modificato 1 volta in totale.
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da Vicus » 02/06/2010, 12:57

Per l'anodica secondo me conviene utilizzare un alimentatore shitching tipo flayback oppure forward, non vedo altri modi per avere 400mA a 600V. Esistono molti chip specializzati per queste cose. Purtroppo non ho tempo altrimenti una mano ve la avrei data volentieri.
[cit.]Just turn yourself into anything you think that you could ever be

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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 02/06/2010, 13:20

Il problema non è il chip, il problema è il trasformatore.... fin ora non ho trovato un libro che spieghi come si dimensiona un trasformatore per il nostro scopo... so solamente che con la formula E=4.44*f*N*Fm si nota che abbassando la frequenza, a parità di flusso mutuo Fm, la tensione al secondario E scende.

Il flusso mutuo Fm= (N*i) / R con N numero di spire, i corrente e R riluttanza. il problema è calcolare la corrente primaria (che dipende dall'induttanza primaria e la frequenza) e riportarla al secondario nelle varie condizioni di frequenza!! un bel casino che ancora non riesco a risolvere...

Tra l'altro i 500mA li si può erogare solo a bassa tensione altrimenti distruggiamo la valvola per eccessiva dissipazione, non posso certo dare 500V e 0.5A, sarebbero 250W!!! il software da PC deve calcolare i valori di corrente e tensione massima da dare in base alla dissipazione massima, che ne so se gli dico che ho una 12ax7 gli si deve fare un data base in cui trova Vamx=400V, Iamax=6mA Wamax=1W.... e il software si calcola quel ramo di iperbole che di solito disegnano sulle caratteristiche...
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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da Vicus » 02/06/2010, 13:32

Secondo me si può usare il trasformatore di una alimentatore atx, lo usiamo al contrario e switchando corrente nel secondario al primario avremo l'alta tensione, però non so se regge fino a 600V.
[cit.]Just turn yourself into anything you think that you could ever be

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Re:Progetto provavalvole digitale

Messaggio da luix » 02/06/2010, 13:50

Sono talmente scadenti quei trasformatori che sicuramente il primario avrà il rame isolato a poco più della 220 rettificata e il secondario a poco più dei 12V massimi.... non è una buona idea, si può provare a riutilizzare il nucleo ma non so a che frequenze lavora quindi si dovrebbero fare dei test e tanto vale prenderli alla farnell o alla rs...
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