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Teoria trasformatori applicata.

Discussioni su tutto ciò che riguarda l'elettronica e le sue applicazioni
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Kagliostro
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da Kagliostro » 28/05/2015, 21:40

Avanti ed indietro alimentato a 220v ?

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piadina
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 28/05/2015, 22:01

grande! pensa che volevo buttarlo via quel arnese, attento a non spingere troppo col filo contro i bordi altrimenti si curva il rocchetto e dopo non chiudi piu le lamelle. L'ideale sarebbe avere il rocchetto sempre compresso ai lati in modo che resti sempre dritto, per fare ciò serve una vite passante e due tavolette ai lati. Potresti mettere un morsetto falegname stretto leggero tra per tenere ferma la bobinatrice
Stai attento di girare sempre in un verso solo e se per caso devi tirare indietro il filo tieni nota dei giri fatti, perche te li segna anche andando indietro, Battilo un po l 'avvolgimento man mano che lo fai in modo che non spancia troppo.
Con quel filo http://www.lww.se/wp-content/uploads/20 ... ID-240.pdf solo quello nostro e una altro prodotto su specifica (t ancora piu alta)noi in capannone ci facciamo motori con 250 gradi continui di funzionamento, miglior rame svedese che potresti trovare di norma gli avvolgimenti li calcoliamo a 7 A\mm2, quindi nn aver paura di sottodimensionare i diametri. E non serve isolare strato strato dato che tiene 10 kv prima di sparare.
Un' altra cosa che mi è venuta in mente ma che non ti ho spiegato se guardi a pag g. 96 / 141 del manuale 2014 giunchi trovi la spiegazione di come collegare\alternare gli avvolgimenti primari dei TU per avere resistenza identiche
buon divertimento

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 28/05/2015, 22:44

se noti il numero spire del tap 4 ohm (mettiamo caso 74 spire), e identico alla somma spire che vanno dalla uscita 4 ohm alla fine del secondario 16 0hm, cioe ti servo che so 74 spire per aver 4 ohm poi aggiungere altre 32 sp. per aver 8 ohm e altre 42 sp. per arrivare a i 16 ohm. 74 spire per avere 4 ohm, raddoppiando le spire del tap iniziale in pratica ho un uscita pari al quadrato del tap riferimento. Ed e cosi su tutti i trafo uscita. ti conveniva mettere cosi primari-sp.4ohm-primario-sp.8-16ohm-primario , poi collegando come giunchi comanda ottenevi un bilanciamento del primario molto molto valido, sul trafo uscita che avevo fatto fare su specifica da un noto costruttore era fatto in questo modo, su rocchetto a singola gola la differenza tra i due semi primari era la seguente (ho i dati sotto mano)=

11-22 = 58 ohm
22-V+ = 27 ohm
11-V+ = 31 ohm

4 ohm di differenza, e molto poco considerando il rocchetto 40x50 quindi neanche quandro.

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da Kagliostro » 28/05/2015, 23:42

Ringrazio Piadina per la divulgazione della sua esperienza personale

sia relativa ai materiali, sia alla progettazione e realizzazione pratica

degli avvolgimenti :numb1:

:salu:

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da MapleMarco » 29/05/2015, 9:20

piadina, mi avevi accennato a questa cosa sul singola gola, infatti sto procedendo in quel modo!!

oggi ne chiudo almeno due su 4 che devo farne...così posto qualche foto e si vedrà che spettacolo viene fuori!! :numb1:
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 29/05/2015, 19:08

e un po ostico come concetto in quanto la lunghezza del filo (e quindi gli ohm)avvolto a parità di spire non aumenta in modo lineare man mano che ci si allontana dal centro , prendendo per buono quello che dice giuchi, lui fa così. Tiene solo l avvolgimento D piu esternamente di C, questo perche A B si trovano al inizio rocchetto e hanno una resistenza ohmica minore di E F che si trovano al esterno.
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da robi » 30/05/2015, 9:03

Non mi ci sono mai messo a calcolare come rendere i primari di pari lunghezza, ma così a naso sceglierei un numero di suddivisioni pari, così da alternare interno/esterno dei primari. Essendo chitarra, farei solo attenzione a non estendere troppo la gamma del trafo alternando primari e secondari.

Direi che in tarda mattinata o primo pomeriggio possiamo abbozzare un piccolo foglio excel o direttamente qui in formato testo un bilanciamento del trafo.
Questo pur precisando che per mio gusto personale, il trafo di uscita deve tagliare frequenze sulla chitarra. Non troppo, ma deve farlo.

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da robi » 30/05/2015, 12:14

Tengo a precisare che dalle prove che ho fatto, ad alto volume preferivo il trafo grezzo à la plexi anche su high gain. Un qualcosa alla bogner per capirci.

Non ho fatto prove strumentali, ma semplicemente suonandoci a differenti volumi, notando appunto una mia preferenza ad alto volume (dove evidentemente queste asimmetrie si fanno sentire maggiormente, aumentando le correnti in gioco).

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 30/05/2015, 12:59

condivido, possiamo buttare giù mille formule ma se il trafo poi non rende come si deve diventa tutta fatica sprecata.
L'esempio postato però e per un secondario solo che va messo tra D e C.
L'unico sistema che mi viene in mente per avere un bilanciamento perfetto su gola singola e quello di avvolgere in bifilare il primario. Nn so come suonerebbe, forse bene forse male bisognerebbe provare, forse non e nemmeno fattibile come operazione.
L'idea di alternare ab-ba-ab-ba , anche se pare la più ovvia in realtà non lo è perche muovendoci verso l'esterno abbiamo differenze più marcate.

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da MapleMarco » 30/05/2015, 13:13

io devo dire che sugli schemi su cui ho sperimentato (ovvero mark) un TU ben fatto si sente e risponde meglio, l'ampli ha più respiro, più pancia e suona più potente e preciso....

poi ovviamente dipende dai gusti... ;)

Questo è il TU finito fatto con l'avvolgitrice regalatami da piadina!!
singola gola, 2k5 ohm/4-8-16
primario in quattro sezioni, alternato A-B-B-A (differenza di resistenza tra il primo e il secondo praticamente ridicola) e i secondari avvolti in modo da riempire sempre tutta la gola e in modo che ogni strato di ogni tap faccia comunque sempre "presa" su tutta la lunghezza del nucleo.
200W.
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2.JPG
3.JPG
P.S. perdonate il vezzo estetico dell'ultimo lamierino dorato :lol1:
ovviamente montaggio a castello, i quali si stanno asciugando che li ho verniciati di nero...
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 30/05/2015, 13:38

sembra un gioiello di lusso e nn un trafo :gui2: , complimenti veramente un lavoretto maniacale.
nn ho ben capito come sei riuscito a far stare tutto il primario con filo cosi grosso, quindi alternando abba (se posti uno schemino che sn curioso) e avendo filo grosso sul primario nn si pone nemmeno il problema dell bilanciamanto. Certo per fare i collegamenti.. ti converrebbe voltare i vari ingressi verso l'interno della bobina per poi stagnarci su il filo, oppure una morsettiera.

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da MapleMarco » 30/05/2015, 13:47

il primario è da 0.5, non così grosso!!
sono circa 1600 spire

il secondario da 0.85 in avvolgimenti multipli da mettere in parallelo!!

per la precisione sono

100+100+100+100 spire (A)
58 spire (in parallelo per 4 ohm)
58 spire (in parallelo per 4 ohm)
100+100+100+100 spire (B)
24+34 (8-16)
34+24 (16-8)
24+34 (8-16)
100+100+100 spire (B)
58 spire (in parallelo per 4 ohm)
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100+100+100 spire (A)
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 30/05/2015, 14:27

dalla parte della T (faust) alto ingressi - uscite dei primari, dall'altra parte hai i secondari da combinare. in pratica alla fine ha un quadrifilare per 4 ohm un bifilare per 8 ohm e in fine arrivi con il filo singolo ai 16 ohm

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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da MapleMarco » 30/05/2015, 14:28

in verità ho 4 fili fino a 4 ohm, 3 fili a 8 e 3 fili a 16...

sovradimensionato ma così le spire cascano giuste!! :numb1:
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Re: Teoria trasformatori applicata.

Messaggio da piadina » 30/05/2015, 19:11

si dai ho capito, in pratica dal blocco centrale ti sei tirato fuori sia 8 che 16, come dimensionamento va bene anche perche sei arrivato giusto alla fine. magari per i prossimi trafo I passaggi A-A e B-B puoi farli direttamente internamente senza lasciare filo lungo ma sn finezze.

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